E’ possibile un’etica laica?

E’ possibile un’etica laica?

L’etica è la scienza morale rivolta all’analisi del comportamento umano, rispondente ai vari sistemi filosofici da cui è derivata.

Molti la fanno sinonimo di morale, infatti l’etimologia è comune al significato di costume, però “etica” indicherebbe di preferenza la teoria morale.

L’etica è consequenziale ad una determinata filosofia.

Secondo il fine e la natura attribuiti alla vita umana si sono avute varie dottrine etiche:

- quella “edonistica”, che pone per fine il piacere;

- quella che pone per fine la felicità, l’“aristotelica”;

- quella fatta di razionale fermezza, la “stoica”;

- quella “cristiana” fondata sul triplice di Dio Padre, degli uomini fratelli e della sanzione ultraterrena;

- quella “razionale” sostenuta da Kant, che riteneva la ragione come autonoma;

- quella “utilitaristica” (di Hobbes), secondo il criterio del massimo benessere per il maggior numero di persone, affine all’ed. morale del positivismo;

- quella “islamica”;

- quella del “confucianesimo”;

- quella “massonica”;

e tutte le altre che non nomino.

C’è poi la morale intesa come una serie di norme di vita o di comportamento che riguarda i singoli o anche la società in generale; mi fa piacere riferirvi che questa parola ha anche un significato nelle costruzioni, infatti ho trovato che la “morale” in veneto è un trave del tetto … forse ad indicare che guida e sostiene.

Ci può essere:

- una morale cristiana;

- una morale naturale, che prescinde completamente da ogni riferimento soprannaturale;

- una morale pubblica, che riguarda la comunità nel suo insieme ed è spesso in opposizione alla

- morale privata, che riguarda la vita di un individuo, indipendentemente dalla vita sociale e di relazione, spesso improntata a cinismo ed opportunismo;

- una morale universale, che è l’insieme delle norme sostanzialmente comuni ad ogni religione e ad ogni uomo, considerata patrimonio comune ed irrinunciabile dell’umanità.

Ricordo, per inciso, che Benedetto XVI, in un recentissimo intervento, ha affermato che alcuni diritti sono connaturati con l’uomo e poiché l’uomo è stato creato da Dio consegue che anche i diritti sono stati creati da Dio …

Intendo la morale come una regola interiore che guida i comportamenti, anche e principalmente, in assenza di norme scritte.

Ben altra cosa è il “moralismo”, che considera l’attività morale come la chiave di tutta la realtà.

Laico, secondo il dizionario italiano è: “Il credente non appartenente allo Stato ecclesiastico; colui che nel campo della propria attività rivendica un’assoluta indipendenza e autonomia di scelte dalla Chiesa”.

Laico non è sinonimo di ateo.

Il laicismo è l’atteggiamento che propugna la completa indipendenza dello Stato nei confronti di qualsiasi confessione religiosa, sul piano politico, civile e culturale.

Sul piano storico assistiamo ad un relativismo di concetti normativi: ciò che è buono o giusto per un popolo può essere male per un altro (basti ricordare le persecuzioni).

Ma al di sopra di tutte le differenziazioni contingenti appare evidente che l’uomo è in grado di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto.

Il bene morale esprime il punto di vista della considerazione globale dei valori parziali.

La morale è quindi una sintesi globale di valori parziali.

Premesso quanto sopra, mi sento di affermare che l’etica laica:

- è possibile perché la ragione è un lume che va adoprato sempre, non bisogna temere il pensiero;

- è doveroso ricercarla in virtù della capacità di distinguere il bene e il male: il rifiuto della ricerca è in antitesi allo spirito Massonico;

- è per buona parte in divenire, non avendo per definizione una rivelazione all’origine, fermi restando alcuni principi fondamentali;

- è paragonabile ad un’etica rivelata – noto che non a caso i Lavori di Loggia iniziano con il Primo Sorvegliante che apre il Libro della Legge e vi depone la Squadra ed il Compasso, ad indicare che partendo dal Testo Sacro il Massone comincia a lavorare.

Termino il mio lavoro con alcune riflessioni:

- a volte l’etica può essere costruita e spiegata meglio con le azioni che con i discorsi (non ha importanza quello che si dice, ma quello che si fa);

- noi speculativi corriamo il pericolo di disquisire nobili temi e di lasciare ai nostri successori poche opere.

Per concludere pongo una domanda: con le sole religioni rivelate, quelle combattute dal laicismo, la ragione sarebbe Dio. e in virtù di questa ragione sarebbe lecito fare qualsiasi cosa?

Attenzione, nella Rivoluzione Francese, nella Rivoluzione Russa, nella Seconda Guerra Mondiale, fu seguita questa regola, ma le conseguenze tutti le conosciamo.

La ragione potrebbe essere vista come Tribunale Supremo delle azioni e dei comportamenti, ma bisogna ricordare che le azioni sono frutto della logica, dell’interesse, delle condizioni sociali, culturali, genetiche, ma anche del sentimento, e quest’ultimo è un settore che la ragione conosce poco.

Fr:.

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