Il Tempio come rappresentazione del Cosmo
I Lavori Muratori svolti nel Tempio presuppongono un particolare stato di coscienza da parte di tutti i Fratelli partecipanti.
Si tratta cioè di quello “stato interiore” a cui fa riferimento io Rituale con l’abbandono fuori del Tempio dei metalli da parte dell’iniziando per significare il distacco dal mondo profano.
Siamo nel punto geografico, geometrico o geodetico, rispettivamente in grado di Apprendista, Compagno e Maestro, noto ai soli Figli della Vedova, cioè siamo:
- in una situazione interiore particolare;
- soggetti alle energie interagenti nel cosmo, nell’ambito della Legge del Grande Architetto dell’Universo.
La comprensione e la padronanza di quanto sopra accennato diventeranno sempre più accessibili a mano a mano che si analizzando i riferimenti e i simboli presenti nel Tempio e giunti fino a noi nell’alveo della Tradizione Iniziatica, di cui l’Istituzione Muratoria rappresenta il filone occidentale più valido e attivo.
Il Tempio stesso (fig. 1) è un simbolo o, meglio, il più complesso e importante tra i simboli muratori.
E, pertanto, racchiude tutta una serie di significati operativi e sperimentabili, riferiti all’Uomo come ci ricorda l’imperativo apposto sul suo frontone:
CONOSCI TE STESSO
Fig. 1 – Il Tempio
Il Tempio, inoltre, in quanto luogo reso sacro dalla volontà e dall’operatività dei Fratelli, è la rappresentazione microcosmica del cosmo.
Nel richiamarci all’attribuzione dei quattro punti cardinali ai lati del Tempio, vediamo di ripercorrerne le fasi di costruzione (fig. 2):
Fig. 2 – Punto d’osservazione reale
- l’asse che suddivide longitudinalmente il Tempio, identificando – come vedremo – le zone di “luce” e di “tenebre”, corrisponde al parallelo di una data località.
La linea Est-Ovest (M:.V:. – 1° Sorv:.) è l’orizzonte osservabile da chi si ponga con le spalle al Nord[1];
- l’altro asse, quello Sud-Nord, o Mezzogiorno-Settentrione (2° Sorv\ – centro della Colonna degli Apprendisti), corrisponde al meridiano terrestre della località.
L’intersezione degli assi Est-Ovest e Sud-Nord rappresenta il centro del Tempio ed è il punto della nostra collocazione interiore simbolica, equilibrata ed equilibrante, in cui tracciare o porre il Quadro di Loggia dopo l’apertura dei Lavori e l’approvazione della Tavola architettonica tracciata nella precedente tornata.
Tale “punto geografico” è inoltre il nostro punto di osservazione da cui seguiamo il moto diurno, apparente, destrorso del Sole (in realtà, è la Terra che ruota sul proprio asse in senso sinistrorso):
- al suo sorgere a Oriente (fig. 3);
- al suo raggiungere lo Zenit o Mezzogiorno (fig. 4);
- al suo tramontare a Occidente (fig. 5);
- al suo raggiungere il Nadir o Mezzanotte (fig. 6).
[1] Questa disposizione dei punti cardinali è diversa rispetto a quella consueta delle carte geografiche, che pongono il Nord in alto, l’Est a destra, ecc., perché intende rappresentare la realtà della quale partecipa l’uomo che si ponga con le spalle al Nord per osservare tutti i giorni il moto apparente del Sole, della Luna e degli altri corpi celesti intorno alla Terra, rendendo così più agevole la constatazione di una serie di fenomeni legati a tale moto apparente.
Fig. 3 – Il sorgere del sole
Fig. 4 Il Mezzogiorno
Fig. 5 Il Tramonto
Fig. 6 La Mezzanotte
Ovviamente, è impossibile “vedere il Sole” a Mezzanotte, poiché, a quell’ora, l’astro brilla su altre contrade.
Ma, al centro della Colonna di Settentrione, nel Silenzio e nel compimento del proprio Lavoro, l’Apprendista è predisposto a percepire e ad attivare il proprio “Sole di Mezzanotte”.
A effettuare, cioè, una conquista interiore e simbolica che qui è sufficiente avere solo sfiorato e che gli servirà per perimetrarsi il “passaggio dall’una all’altra Colonna”.
Fatta luce nelle proprie tenebre, conquistata la vera LIBERTA’ dai propri condizionamenti, il Fratello divenuto Compagno si colloca nella Colonna di Meridione, dove, nella piena luce del Sole allo Zenit, si riflette con il “lavoro a specchio” (“speculare”) negli altri Fratelli, negli altri uomini, di cui riconosce la essenziale UGUAGLIANZA.
Ciò fatto, si adopererà nel raggiungimento dell’equilibrio del Maestro Libero Muratore, capace in ogni occasione di trovare il “posto che gli compete” nell’una e nello’altra Colonna, come pure nel mondo di relazione, per stabilire con l’esempio la vera FRATELLANZA.
Se si raggruppano la quattro illustrazioni precedenti in un unico schema (fig. 7), si hanno:
Fig. 7 Il moto diurno apparente del Sole con la divisione delle ore di Luce e di Tenebre
- le 4 principali posizioni solari ai punti cardinali che, agli equinozi (cioè quando la durata del giorno e della notte è uguale), coincidono con le ore 6, 12, 18 e 24. Ciò assumerà particolare importanza nell’indagare il significato profondo delle ore di apertura e chiusura dei nostri architettonici Lavori;
- la suddivisione del Tempio in una metà “sempre” in luce e una metà “sempre” nelle tenebre, i cui significati analogici possono già intravedersi nell’ambito della Legge Binaria, cioè del principio di dualità.
La medesima rappresentazione microcosmica del Tempio serve anche ad individuare gli equinozi ed i solstizi (fig. 8), ponendo:
- a Est, l’equinozio di primavera (21 marzo, Sole nel punto gamma, cioè a 0° nel segno di Ariete);
- a Nord, il solstizio d’estate (22 giugno, Sole a 0° nel segno del Cancro);
- a Ovest, l’equinozio d’autunno (23 settembre, Sole a 0° nel segno della Bilancia);
- a Sud, il solstizio d’inverno (22 dicembre, Sole a 0° nel segno del Capricorno).
Fig. 8 Gli equinozi e i solstizi
Anche in questa illustrazione si è seguito il moto apparente del Sole, non più diurno, ma annuo, poiché “sembra” (per effetto del moto di rivoluzione terrestre) che la volta celeste, alla quale ci si riferisce per localizzare la posizione del Sole rispetto alla fascia zodiacale, ruoti in senso destrorso attorno alla Terra. Questo spostamento, e, più esattamente, il percorso apparente del Sole sull’eclittica e di 1° al giorno circa e, quindi, di 30° al mese. Il Sole sembra così attraversare tutti e 12 i segni zodiacali nell’arco dell’anno, nell’alternarsi della quattro stagioni (fig. 9).
Fig. 9 – Le quattro stagioni e i dodici segni zodiacali
Per meglio chiarire i concetti di moto apparente dl Sole e moto reale della Terra nel corso dell’anno, occorre fare riferimento ad alcune nozioni di geografia astronomica, illustrabili come segue (fig. 10).
Quando il Sole, al 21 marzo, sembra entrare nel punto gamma, o equinozio di primavera (laddove si intersecano – nello zodiaco classico – i cerchi dell’equatore celeste e dell’eclettica, od orbita descritta dalla Terra), è la Terra che materialmente si trova nel punto opposto. E così, all’incirca de mese in mese, il Sole sembra entrare nel segno del Toro, dei Gemelli, del Cancro, ecc., mentre è la Terra che si sposta nei segni opposto dello Scorpione, Sagittario, Capricorno e così via[1].
[1] L’effetto del lento spostamento conico dell’asse terrestre, detto “di nutazione” (la Terra ruota su sé stessa con movimenti combinati come quelli di una trottola) genera il fenomeno noto come “precessione degli equinozi”. Conseguentemente, l’intersezione del piano dell’eclittica con il piano dell’equatore celeste si sposta di un grado circa ogni 72 anni e di un intero segno ogni 2.160 anni, per poi tornare al punto di partenza dopo 25.920 anni. Tuttavia, non si sposta il riferimento ai segni zodiacali per il posizionamento del moto apparente del Sole. Oggi, come 20 secoli fa quando fu fissato la schema dello zodiaco classico, il Sole entra in ariete al 21 marzo, data di inizio della primavera e della uguale durata del giorno e della notte.
Fig. 10 – Moto annuo apparente del Sole e moto reale della Terra sull’eclittica
Per tornare al Tempio, come rappresentazione microcosmica del cosmo, vediamo come tutti i riferimenti sopra esposti possano essere raggruppati in un’unica illustrazione (fig. 11), i cui contenuti allegorici, simbolici ed esoterici vanno presi in considerazione per ulteriori speculazioni.
Fig. 11 – I quattro elementi e le dodici colonne
Ad esempio, è analogamente rilevabile che le 12 Colonne del Tempio e le 12 “fatiche” del mitico Ercole corrispondono ai 12 segni dello zodiaco, di cui l’Iniziato può e deve percorrere il senso reale e velato, attraverso la sperimentazione su sé stesso, per divenire a sua volta un “Sole” e lavorare “al bene e al progresso dell’Umanità e alla gloria del Grande Architetto dell’Universo”.
Inoltre, poiché è possibile stabilire anche le seguenti corrispondenze:
Le prove dei 4 elementi, a cui si sottopone l’iniziando, possono illuminarsi di molteplici significati interpretativi e operativi.
Gli elementi della Tradizione Iniziatica rappresentano i quattro tipi primordiali della manifestazione cosmica, nonché il ciclo delle manifestazioni naturali e il ciclo biologico della vita dell’uomo, in particolare:
- il FUOCO designa l’energia creatrice e impulsastrice;
- l’ACQUA designa l’energia di gestazione;
- l’ARIA designa l’energia equilibrante e combinatoria delle prime due, che sono equipotenziali di seno opposto;
- la TERRA designa l’energia di cristallizzazione e di fusione delle tre precedenti, nella quale i nostri sensi possono constatare l’evoluzione.
I quattro elementi, con le loro attribuzioni energetiche-simboliche, costituiscono il QUATERNARIO, cioè la realtà manifestata (e, quindi, l’Universo, l’Uomo) che ne contiene tutte le potenzialità e le leggi.
Delle constatazioni sopra esposte e, tenuto anche conto del fatto che nel Tempio sono rappresentati il Sole, come astro diurno, e la Luna, come astro notturno, nonché il pavimento a scacchi bianchi e neri, possiamo trarre le seguenti analogie in quanto espressioni del principio di dualità (polarità positiva e negativa, opposte e complementari):
Contrapposizioni tutte risolvibili nel punto di equilibrio al centro del Tempio in cui simbolicamente ci collochiamo.
Come ulteriori constatazioni, vediamo che la collocazione delle 12 Colonne e, quindi, dei 12 segni zodiacali comporta le seguenti corrispondenze esoteriche tradizionali:
Da tutto ciò è possibile rilevare[1]:
- l’alternanza delle polarità positiva e negativa, che non è una distinzione quali quelle del mondo profano, ma una differenza qualitativa e simbolica come nei binomi: giorno – notte, vita – morte, esteriore – interiore, ecc.;
- l’alternanza dei 4 Elementi in triplicità di diverse caratteristiche che identificano tre modalità di esplicazione della medesima energia;
- l’alternanza dei 12 segni (e dei 4 elementi) in: CARDINALI, che rappresentano il CAMBIAMENTO; FISSI, la PERSEVERANZA; MUTEVOLI, la MEDIAZIONE EQUILIBRANTE dei primi due.
Al termine di questi cenni di analisi del “Tempio come rappresentazione del cosmo” è possibile concludere con alcuni enunciati a livello di ipotesi per ulteriori lavori e speculazioni, ad esempio:
- il Tempio è un simbolo complesso, la punta di un “iceberg”, il contenitore di numerosi altri contenitori, il “labirinto” all’interno del quale è sempre ritrovabile l’Universo, l’Uomo, la sua Storia, la sua Intelligenza, la sua Essenza;
- il luogo fisico delle nostre riunioni, consacrato dalla presenza, dalla volontà unisona e dal lavoro corale dei Fratelli, diventa “LOGGIA”, cioè un’unità dell’Egregoro (Idea – Forza) della Libera Universale Massoneria. E può diventare “OFFICINA”, cioè laboratorio, fucina di idee e di uomini, non disgiunti dalla memoria degli ideali della Tradizione, ma proiettati nel presente e formatori del futuro, al di là del mutevole e del contingente;
- i 4 elementi, i 12 segni zodiacali, il Sole, la Luna e gli altri simboli presenti nel Tempio, servono da supporto a uno o a più dei possibili schemi interpretativi, analogici, della realtà che è sempre “UNA” e “UNIVERSA”, ed è resa più accessibile dall’intenso Lavoro Muratorio.
[1] Le considerazioni esposte non implicano assolutamente accettazione di impalcature teorico dogmatiche di alcun genere. In particolare, il punto di osservazione geocentrica, da cui siamo partiti, non è una contraddizione della visione eliocentrica, copernicana, scientificamente corretta. Ci atteniamo a quanto astronomicamente e fisicamente è verosimile nel modello scientifico del mondo in quanto siamo collocati sul pianeta Terra (soggetti all’alternanza del giorno e della notte, dei ritmi delle stagioni, delle fasi lunari, ecc.) e, pertanto, tutto l’universo per gli uomini e “relativizzato” a tale punto di osservazione. La sequenza dei 12 segni zodiacali, inoltre, non ha niente a che vedere con la cosiddetta “astrologia giudiziaria” sempre in voga negli ambienti in cui domina l’occultismo e l’irrazionale. Quest’ultima, com’è noto, semplifica le distinzioni tra gli uomini in 12 “tipi zodiacali”, il cui destino sarebbe prevedibile mediante il tracciamento di “oroscopi”. Infine, lo schema dei 4 Elementi della Tradizione è simbolico e sottende gli insegnamenti presenti in tutte le Scuole Iniziatiche degne di questo nome e, pertanto, non ha niente a che fare con la “tavole periodica degli elementi” attinenti al campo scientifico profano.